Per trovare le prime tracce del borgo Nosedo occorre risalire alla notizia della sepoltura del Vescovo di Milano morto nel 569.

Un’immagine del borgo Nosedo quando era Grangia (antica azienda agricola) dell’Abbazia di Chiaravalle la troviamo nel Libro de li Prati del Monasterio di Chiaravalle del 1578. Seppure la Chiesetta fosse frequentata dal 1988, occorre arrivare fino al 2000 perché Nocetum potesse avere in uso gli immobili e gli spazi verdi circostanti. Nell’anno giubilare infatti è stato stipulato un contratto di affitto fra il Consorzio delle Acque navigabili Milano Cremona Po e l’Associazione Nocetum.

Successivamente, grazie alla vincita di progetti e all’impegno della Comunità in primis e delle persone di buona volontà poi, il Centro è stato completamente risanato. Negli ultimi tempi inoltre la realizzazione della pista ciclopedonale e del piazzale antistante la Chiesetta da parte del Comune di Milano ha arricchito ulteriormente il luogo, divenuto ormai meta di sempre un maggior numero di persone.

Per la sua posizione strategica tra città e campagna e per il recupero funzionale operato dalla Comunità per l’accoglienza di persone disagiate e per la valorizzazione territoriale (link), il Borgo Nocetum è stato scelto come Caso Studio nella pubblicazione internazionale The City Crisis. The Priority of the XXI Century, presentata al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite di New York nel 2009, in vista di una Risoluzione Onu, che riporta: “le caratteristiche che gli permettono di funzionare:

– Il fatto di essere ai margini della città, con affaccio sulla campagna

– Una tipologia, la cascina rurale, che è adatta ad una attività con sbocchi all’aperto

– Collocazione delle persone accolte in alloggi indipendenti, sale comuni per manifestazioni dei diversi gruppi etnici e altro

– Il trasporto pubblico vicino.”
Gloria Mari