Nei pressi della cascina S. Bernardo è consistente la presenza di talpe (Talpa europaea) e arvicole campestri (Microtus arvalis), probabilmente favorite dalle coltivazioni praticate nella zona.
Da rilevare la presenza di un sistema di tane di coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus), animale principalmente notturno e fortemente gregario (forma grandi colonie), frequenta terreni asciutti e preferibilmente sabbiosi con molti cespugli. Si tratta di un animale che si nutre di una vasta gamma di materiali di origine vegetale, dall’erba alle foglie alle radici.
La lepre (Lepus europaeus) invece si ciba di ogni tipo di vegetali; è un animale solitario (vive al più in coppia), non costruisce tane sotterranee ma sfrutta depressioni del terreno o protezioni naturali preesistenti fra la vegetazione. Praticamente estinta la varietà autoctona, le lepri attualmente presenti nel nostro territorio sono legate ai ripopolamenti effettuati dalle associazioni venatorie.
In queste zone sono presenti anche piccoli roditori come il topo selvatico (Apodemus sylvaticus), molto diffuso, ma difficile da osservare per le sue abitudini prevalentemente notturne e il moscardino (Muscardinus avellanarius), piccolissimo divoratore di bacche, semi e noci.
È possibile la presenza di tassi (Meles meles) avvistati solo qualche anno fa, e di predatori quali volpe(Vulpes vulpes) e faina (Martes foina), che approfittano dell’abbondanza di roditori.
Tra gli insettivori si trovano il riccio europeo (Erinaceus europaeus): è un animale esclusivamente notturno, solitamente frequenta le zone con cespugli o coltivazioni dove trova il cibo e i nascondigli in cui rifugiarsi.
Dall’area di studio mancano mammiferi di grandi dimensioni, coerentemente alla situazione di buona parte della Pianura Padana che, per l’elevata antropizzazione, non offre attualmente le condizioni per la presenza di popolamenti naturali.